mercoledì 23 luglio 2008
Musichiamoli Tutti Vol.3
Suburbana Festival 2008
Anche quest’anno, per la 4 volta, si rinnova l’appuntamento con SUBURBANA FESTIVAL: il festival dell’autorganizzazione sociale.Il festival, ideato e promosso dai Comitati di Quartiere, quest’anno si svolgerà nei giorni 8 – 9 – 10 agosto presso l’ex maneggio di Fantiano, in prossimità delle cave omonime, a Grottaglie. Si è dunque data una nuova location all’evento, abbandonando lo scenario abituale della Masseria Vaccarella che aveva ospitato la rassegna nelle tre edizioni precedenti.La scelta è dettata dalla necessità di dover abbattere i costi organizzativi ed offrire l’evento con ingresso a ingresso libero e contributo facoltativo. Tale opzione è utile a rendere l’accesso fruibile a chiunque, svincolando la partecipazione dal corrispettivo del biglietto.In tal modo si compie un veloce balzo in avanti verso il senso compiuto del Festival che si prefigge di raggiungere il numero maggiormente possibile di persone. In combinata con la tradizionale prerogativa di non utilizzare alcuna sponsorizzazione, la nuova impostazione tende ad un maggior coinvolgimento, sia quantitativo che qualitativo. Qualitativo nel senso della partecipazione attiva, in modo che ogni persona interessata esca dalla mentalità della semplice fruizione per proiettarsi da protagonista nella costruzione di un progetto.Novità anche nella composizione del palinsesto. Per comporre il programma dell’evento è stata redatta e diffusa una mail d’invito a tutte le realtà musicali ed artistiche ritenute sensibili. L’iniziativa ha avuto tale successo da dover purtroppo porre diniego a moltissime persone che ci avevano dato disponibilità.La rassegna, pur mantenendo la tradizionale formula dei tre giorni, si arricchisce quantitativamente e qualitativamente. In programma nei tre giorni: concerti musicali, rassegne di cortometraggi, installazioni fotografiche, rappresentazioni teatrali. Ampissimo il panorama musicale che prevede in ogni serata 5 band provenienti da tutta Italia. I generi musicali saranno i più disparati per soddisfare l’esigenze di ogni ascoltatore. Si oscillerà tra note folk, ritmi rock, suoni punk - hard core ed oi, ci saranno canzoni di lotta, musica hiphop e reggae, troveranno anche spazio sonorità elettroniche (per il programma dettagliato vedi il link a fondo articolo).Novità assoluta, l’ingresso del teatro nel programma del festival. Questa new entry non si affaccia come puro esperimento ma come reale pilastro portante dell’iniziativa. Difatti ognuna delle tre serate prevede una diversa rappresentazione. Si inizierà venerdì 8 agosto con i bolognesi del teatro volante che metteranno in scena uno spettacolo sui temi dell’antifascismo. Sabato si proseguirà con i reggini del teatro ASU – artisti socialmente utili- che tratteranno i temi di più scottante attualità. Finale pirotecnico domenica 10 agosto con la performance dei pesaresi c’è chi c’ha teatro con il loro spettacolo acrobatico per grandi e piccini.
Caparezza e il suo eroe
Principi Attivi:si avvicina la scadenza
Principi Attivi è la nuova idea di Bollenti Spiriti, realizzata dall'Assessorato alla Trasparenza e Cittadinanza Attiva.
Lo scopo di Principi Attivi è promuovere la capacità progettuale, creativa e di intrapresa dei giovani pugliesi attraverso la concessione di contributi per la realizzazione/sperimentazione di idee innovative.
Principi Attivi si propone di valorizzare le energie e i talenti dei giovani pugliesi come risorsa per lo sviluppo sociale, economico e territoriale della Puglia, in coerenza con la strategia indicata dal Documento Strategico Regionale. L’obiettivo è duplice:
- verso i giovani: dare responsabilità, occasioni di apprendimento e di attivazione diretta;
- verso la comunità regionale: dare un iniezione di energia e innovazione al sistema sociale ed economico pugliese.
Principi Attivi supporta la realizzazione di:
A. Idee per la tutela e la valorizzazione del territorio (es: sviluppo sostenibile, turismo, sviluppo urbano e rurale, tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale, culturale ed artistico etc.);
B. Idee a vocazione imprenditoriale con particolare riferimento allo sviluppo dell’economia della conoscenza e dell’innovazione (es. innovazioni di prodotto e di processo, media e comunicazione, nuove tecnologie etc.);
C. Idee per l’inclusione sociale e la cittadinanza attiva(es. qualità della vita, disabilità, antirazzismo, migranti, sport, pari opportunità, apprendimento, accesso al lavoro, impegno civile, legalità etc.).
I progetti finanziati potranno avere una durata massima di 12 mesi. Potranno presentare progetti tutti i giovani cittadini, italiani e stranieri residenti in Puglia, di età compresa tra i 18 e i 32 anni, organizzati in gruppi di lavoro informali composti da un minimo di 2 persone. In caso di approvazione del progetto, i gruppi informali si impegnano a costituirsi in un nuovo soggetto giuridico a propria scelta (associazione, cooperativa, impresa etc.). Non potranno presentare progetti le organizzazioni costituite prima della presentazione della domanda. Il contributo massimo ammissibile per ciascuna proposta progettuale sarà di 25.000 Euro. Sarà possibile presentare progetti fino al 31 luglio 2008. Il bando è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 85 del 29/05/2008.
Scarica la documentazione per candidarsi:
Scarica il Bando di concorso [ Principi Attivi - Bando (153.77 kB)]
Scarica il formulario di candidatura [ Principi Attivi - Formulario (1.02 MB)]
Scarica le linee guida per l'ammissibilità delle spese [ Principi Attivi - Linee Guida (178.73 kB)]
Per maggiori informazioni consulta http://bollentispiriti.regione.puglia.it/index.php
domenica 20 luglio 2008
GLI INCIUCI VENGONO DA LONTANO!!VELTRUSCONI...
"ECO-BALLE", POCO ECO TUTTE BALLE!!
“ E’ AL COLMO LA FECCIA”
Carissimi,
è con la rabbia in corpo che vi scrivo questa lettera dai bassi di Napoli, dal Rione Sanità
nel cuore di quest’estate infuocata. La mia è una rabbia lacerante perché oggi la Menzogna è
diventata la Verità. Il mio lamento è così ben espresso da un credente ebreo nel Salmo 12
“ Solo falsità l’uno all’altro si dicono:
bocche piene di menzogna,
tutti a nascondere ciò che tramano in cuore.
Come rettili strisciano,
e i più vili emergono,
è al colmo la feccia.”
Quando ,dopo Korogocho, ho scelto di vivere a Napoli , non avrei mai pensato che mi sarei trovato
a vivere le stesse lotte. Sono passato dalla discarica di Nairobi, a fianco della baraccopoli di
Korogocho alle lotte di Napoli contro le discariche e gli inceneritori.Sono convinto che Napoli è
solo la punta dell’iceberg di un problema che ci sommerge tutti.Infatti, se a questo mondo, gli oltre
sei miliardi di esseri umani vivessero come viviamo noi ricchi (l’11% del mondo consuma l’88%
delle risorse del pianeta!) avremmo bisogno di altri quattro pianeti come risorse e di altro quattro
come discariche ove buttare i nostri rifiuti. I poveri di Korogocho, che vivono sulla discarica, mi
hanno insegnato a riciclare tutto , a riusare tutto, a riparare tutto, a rivendere tutto, ma soprattutto a
vivere con sobrietà.
E’ stata una grande lezione che mi aiuta oggi a leggere la situazione dei rifiuti a Napoli e in
Campania, regione ridotta da vent’anni a sversatoio nazionale dei rifiuti tossici.Infatti esponenti
della camorra in combutta con logge massoniche coperte e politici locali, avevano deciso nel 1989
,nel ristorante “La Taverna” di Villaricca”, di sversare i rifiuti tossici in Campania.Questo perché
diventava sempre più difficile seppellire i nostri rifiuti in Somalia. Migliaia di Tir sono arrivati da
ogni parte di Italia carichi di rifiuti tossici e sono stati sepolti dalla camorra nel Triangolo della
morte (Acerra-Nola- Marigliano), nelle Terre dei fuochi (Nord di Napoli) e nelle campagne del
Casertano. Questi rifiuti tossici “bombardano” oggi ,in particolare i neonati, con diossine,
nanoparticelle che producono tumori, malformazioni , leucemie……
Il documentario Biutiful Cauntri esprime bene quanto vi racconto .
A cui bisogna aggiungere il disastro della politica ormai subordinata ai potentati economicifinanziari.
Infatti questa regione è stata gestita dal 1994 da 10 commissari straordinari per i
rifiuti,scelti dai vari governi nazionali che si sono succeduti.(E’ sempre più chiaro, per me,
l’intreccio fra politica, potentati economici-finanziari, camorra, logge massoniche coperte e servizi
segreti!). In 15 anni i commissari straordinari hanno speso oltre due miliardi di euro, per produrre
oltre sette milioni di tonnellate di “ecoballe”, che di eco non hanno proprio nulla : sono rifiuti tal
quale, avvolti in plastica che non si possono nè incenerire ( la Campania è già un disastro
ecologico!) né seppellire perché inquinerebbero le falde acquifere. Buona parte di queste ecoballe,
accatastate fuori la città di Giugliano, infestano con il loro percolato quelle splendide campagne
denominate “Taverna del re “.
E così siamo giunti al disastro! Oggi la Campania ha raggiunto gli stessi livelli di tumore del Nord-
Est, che però ha fabbriche e lavoro.Noi, senza fabbriche e senza lavoro, per i rifiuti siamo
condannati alla stessa sorte. Il nostro non è un disastro ecologico -lo dico con rabbia- ma un crimine
ecologico, frutto di decisioni politiche che coprono enormi interessi finanziari. Ne è prova il fatto
che Prodi, a governo scaduto, abbia firmato due ordinanze:una che permetteva di bruciare le
ecoballe di Giugliano nell’inceneritore di Acerra, l’altra che permetteva di dare il Cip 6 (la bolletta
che paghiamo all’Enel per le energie rinnovabili) ai 3 inceneritori della Campania che “trasformano
la merda in oro -come dice Guido Viale- Quanto più merda, tanto più oro!”
Ulteriore rabbia quando il governo Berlusconi ha firmato il nuovo decreto n.90 sui rifiuti in
Campania. Berlusconi ci impone, con la forza militare, di costruire 10 discariche e quattro
inceneritori. Se i 4 inceneritori funzionassero, la Campania dovrebbe importare rifiuti da altrove per
farli funzionare. Da solo l’inceneritore di Acerra potrebbe bruciare 800.000 tonnellate all’anno! E’
chiaro allora che non si vuole fare la raccolta differenziata, perché se venisse fatta seriamente (al 70
%), non ci sarebbe bisogno di quegli inceneritori. E’ da 14 anni che non c’è volontà politica di fare
la raccolta differenziata. Non sono i napoletani che non la vogliono, ma i politici che la ostacolano
perché devono ubbidire ai potentati economici-finanziari promotori degli inceneritori. E tutto questo
ci viene imposto con la forza militare vietando ogni resistenza o dissenso, pena la prigione. Le
conseguenze di questo decreto per la Campania sono devastanti. ”Se tutti i cittadini hanno pari
dignità sociale e sono uguali davanti alla legge (articolo 3 della Costituzione), i Campani saranno
meno uguali, avranno meno dignità sociale-così afferma un recente Appello ai Parlamentari
Campani Ciò che è definito “tossico” altrove, anche sulla base normativa comunitaria, in Campania
non lo è; ciò che altrove è considerato “pericoloso”qui non lo sarà. Le regole di tutela ambientale e
salvaguardia e controllo sanitario, qui non saranno in vigore. La polizia giudiziaria e la
magistratura in tema di repressione di violazioni della normativa sui rifiuti , hanno meno poteri che
nel resto d’Italia e i nuovi tribunali speciali per la loro smisurata competenza e novità, non saranno
in grado di tutelare, come altrove accade, i diritti dei Campani”.
Davanti a tutto questo, ho diritto ad indignarmi. Per me è una questione etica e morale. Ci devo
essere come prete, come missionario. Se lotto contro l’aborto e l’eutanasia, devo esserci nella lotta
su tutto questo che costituisce una grande minaccia alla salute dei cittadini campani. Il decreto
Berlusconi straccia il diritto alla salute dei cittadini Campani.
Per questo sono andato con tanta indignazione in corpo all’inceneritore di Acerra, a contestare la
conferenza stampa di Berlusconi, organizzata nel cuore del Mostro, come lo chiama la gente.
Eravamo pochi, forse un centinaio di persone. (La gente di Acerra, dopo le botte del 29 agosto 2004
da parte delle forze dell’ordine,è terrorizzata e ha paura di scendere in campo). Abbiamo tentato di
dire il nostro no a quanto stava accadendo.Abbiamo distribuito alla stampa i volantini :”Lutto
cittadino.La democrazia è morta ad Acerra.Ne danno il triste annuncio il presidente Berlusconi e il
sottosegretario Bertolaso.” Nella conferenza stampa ( non ci è stato permesso parteciparvi!)
Berlusconi ha chiesto scusa alla Fibe per tutto quello che ha “subito” per costruire l’inceneritore ad
Acerra!(Ricordo che la Fibe è sotto processo oggi!).Uno schiaffo ai giudici! Bertolaso ha
annunciato che aveva firmato il giorno prima l’ordinanza con la Fibe perché finisse i lavori! Poi ha
annunciato che avrebbe scelto con trattativa privata, una delle tre o quattro ditte italiane e una
straniera, a gestire i rifiuti.Quella italiana sarà quasi certamente la A2A ( la multiservizi di Brescia e
Milano) e quella straniera è la Veolia, la più grande multinazionale dell’acqua e la seconda al
mondo per i rifiuti. Sarà quasi certamente Veolia a papparsi il bocconcino e così, dopo i rifiuti , si
papperà anche l’acqua di Napoli.Che vergogna! E’ la stravittoria dei potentati economici-finanziari,
il cui unico scopo è fare soldi in barba a tutti noi che diventiamo le nuove cavie. Sono infatti
convinto che la Campania è diventata oggi un ottimo esempio di quello che la Naomi Klein nel suo
libro Shock Economy, chiama appunto l’economia di shock! Lì dove c’è emergenza grave viene
permesso ai potentati economico-finanziari di fare cose che non potrebbero fare in circostanze
normali. Se funziona in Campania, lo si ripeterà altrove. (New Orleans dopo Katrina insegna!).
E per farci digerire questa pillola amara, O’ Sistema ci invierà un migliaio di volontari per aiutare
gli imbecilli dei napoletani a fare la raccolta differenziata, un migliaio di alpini per sostenere
l’operazione e trecento psicologi per oleare questa operazione!! Ma a che punto siamo arrivati in
questo paese!?! Mi indigno profondamente! E proclamo la mia solidarietà a questo popolo
massacrato! “Padre Alex e i suoi fratelli “ era scritto in una fotografia apparsa su Tempi (inserto di
La Repubblica). Sì, sono fiero di essere a Napoli in questo momento così tragico con i miei
fratelli(e sorelle) di Savignano Irpino,espropriati del loro terreno seminato a novembre , con i miei
fratelli di Chiaiano, costretti ad accedere nelle proprie abitazioni con un pass perchè sotto
sorveglianza militare .
Per questo, con i comitati come Allarme rifiuti tossici, con le reti come Lilliput e con tanti gruppi,
continueremo a resistere in Campania. Non ci arrenderemo.Vi chiedo di condividere questa rabbia,
questa collera contro un Sistema economico-finanziario che ammazza ed uccide non solo i poveri
del Sud del mondo, ma anche i poveri nel cuore dell’Impero. Trovo conforto nelle parole del grande
resistente contro Hitler, il pastore luterano danese, Kaj Munk ucciso dai nazisti nel 1944 .”Qual è
dunque il compito del predicatore oggi ?Dovrei rispondere: fede, speranza e carità. Sembra una
bella risposta. Ma vorrei dire piuttosto :coraggio. Ma no, neppure questo è abbastanza
provocatorio per costituire l’intera verità... Il nostro compito oggi è la temerarietà..Perchè ciò di
cui come Chiesa manchiamo non è certamente né di psicologia né di letteratura.Quello che a noi
manca è una santa collera”.
Davanti alla Menzogna che furoreggia in questa regione campana, non ci resta che una santa
collera. Una collera che vorrei vedere nei miei concittadini, ma anche nella mia Chiesa.. “I simboli
della Chiesa Cristiana sono sempre stati il leone, l’agnello, la colomba e il pesce -diceva sempre
Kaj Munk- mai il camaleonte”.
Vi scrivo questo al ritorno della manifestazione tenutasi nelle strade di Chiaiano, contro
l’occupazione militare della cava. Invece di aspettare il giudizio dei tecnici sull’idoneità della cava,
Bertolaso ha inviato l’esercito per occuparla. La gente di Chiaiano si sente raggirata, abbandonata e
tradita .
Non abbandonateci. E’ questione di vita o di morte per tutti. E’ con tanta rabbia che ve lo scrivo.
Resistiamo!
Alex Zanotelli